Maria Montessori descrive così l'inizio della sua avventura educativa: "Era la fine del 1906. [...] Fui invitata dal direttore generale dell'istituto dei Beni stabili di Roma ad assumere l'organizzazione di scuole infantili da crearsi nelle case popolari. La magnifica idea era di riformare un quartiere pieno di rifugiati e di misera gente, come quello di San Lorenzo a Roma, dove una popolazione di 30.000 abitanti era stipata, in condizioni che sfuggivano ad ogni controllo civico".
Tutto ebbe inizio, secondo le sue parole, da una proposta che proveniva dall'esterno. Cominciarono così gli spunti, gli appunti e le riflessioni che via via si accumulavano e solo dopo poco più di quarant'anni, nel 1948, il tutto confluì in un libro organico dal titolo "Il segreto dell'infanzia".
Non appena seppe di avere a disposizione una scuola di bambini "...decisi di studiare la loro educazione dal punti vista scientifico...". E' difficile descrivere nel poco spazio a disposizione l'idea di pedagogia che Maria Montessori aveva in mente. Possiamo soffermarci però su alcune indicazioni (senza dubbio sorprendenti) che la grande pedagogista offre quando descrive i medoti adottati nella Casa dei Bambini.